Consumo del suolo, prosegue il calo dell’edilizia non residenziale
In Italia si costruiscono meno capannoni e immobili industriali.
Questo sembra il trend in atto. Anche nel terzo trimestre dello scorso anno l’edilizia non residenziale ha registrato un consistente calo (-13,9%) rispetto al secondo trimestre. E un –6,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, con la superficie non residenziale che si è attestata a circa 2,37 milioni di metri quadrati.
Anche nel settore dell’edilizia delle abitazioni in termini tendenziali sembra esserci una leggera flessione del numero di alloggi costruiti (-0,9%), ma cresce, anche se di poco, la superficie utile abitabile (+0,4%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso, sulla base delle autorizzazioni a edificare, si stima una stabilità del numero di abitazioni e un lieve aumento della superficie utile abitabile (+0,3%).
La stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, tra luglio e settembre scorso, era pari a circa 13.606 unità. La superficie utile abitabile si era attesta poco al di sopra degli 1,19 milioni di metri quadrati. Dati che non sorprendono. Anche guardando i numeri dei terreni scambiati in Italia tra luglio e settembre di un anno fa, si percepiva il fenomeno: erano stati scambiati 26mila ettari di terreni in calo dell’11% rispetto a un anno prima.
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