Mutuo, in un anno rifiutato a 157mila famiglie
Aumenta il numero di italiani che vuole comprare casa. Nel 2019, quasi metà delle famiglie (47,6%) che intendono acquistare un’abitazione nei prossimi 12 mesi prevede di ricorrere al canale bancario (1,1 milioni di famiglie). Anche davanti a una maggiore disponibilità degli istituti di credito a concedere un mutuo.
Negli ultimi dodici mesi è calato il numero di coloro che si sono visti rifiutare il finanziamento per comprare casa: hanno ricevuto un no circa 157mila le famiglie a causa di una condizione economica non soddisfacente. È questo uno dei dati che emerge dal 12° Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2019 curato da Nomisma e presentato in data odierna in occasione di Re Italy 2019. Ma ecco la situazione riassunta in sette punti.
- La percentuale di famiglie che non sono riuscite a ottenere un mutuo rispetto al 2018 è diminuita e si è passati dall’1,4% delle richiedenti escluse allo 0,6%, a conferma del “lento ma progressivo processo di allentamento delle restrizioni messo in atto dal sistema bancario”.
- Negli ultimi 12 mesi vi è quindi stato un aumento della quota di famiglie che ha stipulato un mutuo, così come la crescita delle “surroghe e sostituzioni” effettuate presso un altro istituto di credito (dal 3,1% al 5,9%).
- In calo la quota di famiglie che ha rinegoziato il proprio mutuo con la propria banca (dall’11,8% al 10,6%).
- L’indagine Nomisma rileva un aumento della quota di famiglie che ha registrato un ritardo nei pagamenti (11,6%, 434 mila famiglie) che manifesta perlopiù un carattere temporaneo. Contestualmente è aumentata la percentuale delle famiglie che hanno recuperato i pagamenti insoluti.
- Nomisma stima nel 2018 un valore complessivo di mercato delle compravendite pari a 94,3 miliardi di euro (+5,1 rispetto alla rilevazione precedente).
- Le famiglie in cerca di un’abitazione intenzionate ad attivarsi da qui a un anno per l’acquisto di una casa saranno quasi 2,5 milioni, per un mercato potenziale quantificabile in 404,2 miliardi di euro.
- Aumentano le motivazioni di acquisto di “prima casa” o “sostituzione prima casa” (74,8% delle intenzioni pari a 1,8 milioni di famiglie) - evidenzia Nomisma - e si conferma la componente di investimento, che riguarda il 13,9% delle intenzioni di acquisto (pari a 340 mila famiglie), sebbene in lieve calo rispetto al 2018 (15,4%).
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