Capannoni, vendite in crescita del 10%
Continuano a crescere le compravendite degli immobili d’impresa.
A dirlo è l’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sulla base dei dati sul secondo trimestre del 2024 diffusi da Agenzia delle Entrate. Anche se con tassi di crescita inferiori rispetto al primo trimestre, sono i capannoni ad aver registrato l’aumento più sostenuto (+9,9%): le aziende quando è possibile li acquistano, spinte dai prezzi bassi che si registrano in particolare per le soluzioni usate. Quasi sempre sono realtà solide che, quando possibile, utilizzano liquidità propria oppure ricorrono a finanziamenti. Sono pochi quelli di nuova costruzione, gli unici interventi sono quasi sempre realizzati dalle stesse aziende utilizzatrici, spesso del comparto logistico. Per questo motivo cercano terreni per poter attuare piani di sviluppo. Più prudenti gli investitori, anche a causa degli elevati costi di costruzione. Nelle grandi città gli acquisti di capannoni dismessi sono sottoposti, quando consentito, a cambio d’uso in residenziale. Tra le province più dinamiche in termini di scambi si segnalano Roma, Bergamo e Padova.
Aumentano anche le compravendite di negozi (+5,5%). Nella maggioranza dei casi l’acquisto è realizzato per investimento. Si comprano sia soluzioni già a reddito sia vuote. Si prediligono immobili che rendano almeno il 10% annuo lordo, percentuale che scende per le posizioni più centrali e di passaggio. I negozi, quando posizionati nelle zone con basso transito, sono acquistati anche per essere sottoposti a cambio d’uso in abitazione o box, sempre che i regolamenti urbanistici lo rendano possibile. Bologna, Torino e Genova hanno messo a segno le performance migliori. In crescita anche le compravendite di uffici (+2,6%). Nella prima parte del 2024 dopo un periodo di sofferenza determinato dal forte riscorso allo smart working, questa tipologia immobiliare sta ora recuperando terreno e risulta appetibile. Sono i professionisti ad acquistarli, prediligendo posizioni ben collegate, raggiungibili. Anche gli investitori sono interessati ma per attuare un cambio d’uso in residenziale. Avviene soprattutto nelle città in cui si segnala una intensa ricerca di immobili residenziali in affitto. Genova, Napoli e Bologna le città più dinamiche in termini di scambi e con gli aumenti più significativi.
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